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Fin dalla sua costituzione, avvenuta nel 2015, La Fara porta avanti iniziative e organizza convegni di carattere storico, sociale, culturale, legate a temi dell'attualità europea (come la questione catalana che seguiamo da vicino) per promuovere le tematiche del Federalismo e dell'Autodeterminazione dei popoli. Un percorso che portiamo avanti consci che ogni goccia, anche la più piccola, può contribuire a far traboccare quel vaso in cui da troppo tempo siamo rinchiusi, verso la libertà.

Organizziamo inoltre momenti conviviali per i nostri soci valorizzando i piatti e la lingua brianzola, dando così spazio alle tradizioni e alla cultura dialettale. 

La Fara è la casa di chi crede degli ideali dell’Autodeterminazione e del Federalismo: invitiamo chiunque voglia impegnarsi in modo serio per concretizzare questi ideali a unirsi alla nostra "fara", la nostra famiglia.

Abbiamo scelto di chiamare l'associazione "La Fara" rifacendoci all'unità fondamentale dell'associazione sociale e militare dei longobardi. Essa era costituita dall'aggregazione di un gruppo omogeneo e compatto di famiglie e svolgeva funzioni sia sociali che militari, rappresentando individui uniti da un forte legame, frutto della condivisione di valori comuni, che si univano lealmente per combattere il nemico.

PERCHE' IL NOME "LA FARA"?

Il direttivo, eletto a ottobre 2022, rimane in carica per 4 anni​

PRESIDENTE

Alessio Anghileri

​AMMINISTRATORE

Siro Villa

​SEGRETARIO

Maurizio De Ponti

IL DIRETTIVO

LA CARTA DEI NOSTRI VALORI

LIBERTA'

AUTOGOVERNO

PICCOLE PATRIE

AUTORITA' MINIMA

AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI

COMUNITA'

GIUSTIZIA

L’uomo nasce libero, questa è la sua più grande ricchezza, valore assoluto da difendere sempre, in ogni luogo e in ogni tempo. La libertà dell’individuo è inviolabile, nessuna autorità superiore può limitarla né tantomeno negarla. Nessun interesse generale, collettivo o di una qualsiasi siffatta organizzazione, compreso lo Stato, può per principio porsi al di sopra del singolo individuo e la sua libertà.

La libertà è nemica di ogni organizzazione che mira ad accentrare a sé ogni potere, con lo scopo di accrescere potenza e campo d’azione della propria autorità. L’unico antidoto contro il potere è l’attuazione di forme di autogoverno, in cui il potere risieda all’interno di comunità che si riconoscono e si aggregano per uniformità culturale, storica, linguistica e territoriale.

L’aggregazione di comunità volontarie, reciprocamente unite, tenderanno a formare entità superiori che si riconosceranno nella radice comune e nella naturale condivisione. Queste sono le “piccole patrie”, non dogmatiche come gli Stati, non rigidamente legate a confini inviolabili. Ogni aggregazione potrà nascere, mutare e anche morire seguendo il desiderio dei liberi individui che la popolano.

Nel riconoscere l’esigenza di costituire strutture che organizzino e regolino la vita dell’individuo, queste dovranno sottostare al principio dell’assoluta essenzialità. Sarà compito dell’ordine politico svolgere solo le attività che i liberi individui non possono o non potrebbero svolgere.

Ogni popolo, frutto di un insieme di individui nati liberi, ha il diritto inviolabile all’autodeterminazione. Lo Stato Nazione, dimensione ormai superata, dovrà abdicare la sua autorità al nuovo e futuro assetto europeo. È l’Europa delle Nazioni e dei Popoli, l’unica possibile, che andrà a formarsi attraverso cinque aree omogenee: Europa del sud,Europa del nord, Europa dell'est, Europa dell'ovest ed Europa centrale o più propriamente Mitteleuropa,area geografica, storica e culturale che ha riguardato i nostri territori.

​Sostegno all'idea di una società di piccoli produttori e consumatori che vivono in armonia nella propria comunità recuperando il senso di appartenenza ad essa attraverso un comune sentire.

Ritorno ad una giustizia giusta, amministrata da pari,da realizzarsi attraverso l'elezione diretta del pubblico ministero e l'istituzione di giurie popolari.

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